Fibra ottica
La fibra ottica, erede del cavo in rame o doppino telefonico, sfrutta materiali più complessi, come i filamenti in fibra di vetro o di polimeri plastici, per trasferire molte più informazioni contemporaneamente e a una velocità maggiore. Un cavo di fibra ottica non è altro che un insieme di sottilissimi filamenti trasparenti, dalle dimensioni approssimative di un capello umano, tenuti assieme da una guaina protettiva in gomma. Questi cavi riescono a trasportare i dati necessari alle comunicazioni di internet e telefonia attraverso segnali di luce.
Opportuni dispositivi sono adibiti alla trasmissione ed alla ricezione dei segnali.
La sempre maggiore diffusione di sistemi e dispositivi elettronici all’interno degli edifici ha portato alla necessità di trasmettere una serie diversificata di segnali e dati che vanno oltre il tradizionale sistema di comunicazione telefonico.
Per evitare il proliferare di impianti con sistemi di cablaggio separati, con gli inevitabili problemi di gestione, manutenzione e aggiornamento, si è sviluppato fin dagli anni ’80 il concetto di “cablaggio strutturato”, cioè una rete tecnologica che integri al proprio interno tutti i segnali necessari al funzionamento della struttura, unificando i sistemi di connessione e fornendo una gestione flessibile dei servizi di comunicazione. Si tratta di una soluzione universale, indipendente dalla collocazione, dal tipo e dal numero di utenze e dal protocollo trasmissivo utilizzato.
Un’installazione di cablaggio strutturato, inoltre, guarda anche al futuro, consentendo di risparmiare sui costi di eventuali modifiche che si rendessero necessarie nel tempo: permette, infatti, una rapida riconfigurazione della rete di trasmissione, senza dover intervenire direttamente sull’infrastruttura fisica.
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